Domande sulla Nanna Sicura

Hai dubbi o domande sulla nanna sicura del tuo bambino?
Qui troverai le risposte alle domande più frequenti.

I bambini in genere cominciano a rigirarsi da soli tra i 4 ai 6 mesi di età: se vedi che il tuo bambino è in grado di girarsi sia da una parte che dall’altra (dalla schiena alla pancia e viceversa) con facilità, puoi lasciarlo stare dove è, ma se vedi che si gira dalla schiena alla pancia e poi non sa tornare indietro è bene che lo rigiri tu. Se accade mentre dorme, assicurati che non vi siano coperte, lenzuolini sciolti, cuscini e paracolpi o giocattoli di pezza o imbottiti nel lettino perché sono proprio questi oggetti che possono causare il soffocamento o la ri-respirazione dell’anidride carbonica.

Prima o poi capita a tutti i bambini di avere un rigurgito o di vomitare e ogni genitore teme che il cibo o il vomito possano soffocare il bambino. Tuttavia, l’essere umano ha un riflesso che lo fa tossire per non soffocare, perciò se il bambino tossisce significa che non sta soffocando perché sta azionando questo riflesso autoprotettivo. Quando il bambino è disteso a pancia in giù l’esofago è posizionato al di sopra della trachea, dunque è più facile che eventuali rigurgiti di cibo entrino nella trachea. Questo rende effettivamente più difficile soffocare se si sta distesi con l’esofago al di sotto della trachea, ossia a pancia in su.

Stare a pancia in giù non è sicuro per i neonati solo quando dormono. Siccome stando a pancia in giù i bambini dormono più profondamente, possono avere difficoltà a svegliarsi e a reagire rapidamente in caso di mancanza di ossigeno. Quando lo lasci a pancia in giù, durante la cosiddetta “ora del pancino” per rinforzargli i muscoli di testa, collo e braccia, tu sei con lui e non può succedergli nulla. Se il tuo bambino si addormentasse basterà rigiralo delicatamente sulla schiena per farlo continuare a dormire.

Le apnee sono lunghe pause nella respirazione che sono comuni nei bambini nati pretermine fino al completo sviluppo del cervello e dei polmoni; poi cessano e si risolvono. Non c’è alcun legame tra le apnee e la SIDS.

Gli scienziati sanno che ci sono degli effetti sul cervello del bambino e sui suoi polmoni quando la madre inspira fumo dall’ambiente. Gli effetti non sono gli stessi che si hanno quando è la madre a fumare, tuttavia qualche effetto c’è. Cerca di convincere chi fuma attorno a te a smettere o, almeno, imponi di fumare fuori.

Alcuni genitori lasciano il bavaglino al bambino mentre dorme per assorbire la saliva, ma non dovrebbero farlo perché rischia di arrotolarsi intorno al collo del bambino e strangolarlo, quindi niente bavaglino!

Per quando fa freddo esistono i sacchi nanna in pile con le braccia in cui puoi mettere a dormire il tuo bambino e ne esistono anche versioni più leggere per le mezze stagioni. Con un pigiamino intero o una camicina da notte elasticizzata dentro il sacco nanna il bambino sarà sufficientemente protetto dal freddo, quando è veramente necessario, e non ci sarà il rischio che rimanga impigliato in coperte e lenzuolini.

Noi consigliamo letti o culle separati, per quanto gli spazi lo permettano. C’è un maggior rischio di SIDS o soffocamento quando dei bambini dormono insieme. Separare i lettini riduce anche le probabilità di trasmettersi a vicende le malattie.

Anche se non accade a tutti i neonati, è un problema che può succedere e non solo quando dormono a pancia in su ma anche quando stanno spesso seduti su trasportini o sdraiette. Talvolta la testa si appiattisce solo da un lato perché spesso il piccolo si addormenta col capo rivolto verso un oggetto o una lucina che lo attraggono. In questo caso basta alternare la posizione del bambino con la testa ora da un lato ora dall’altro. La testolina piatta, che scomparirà appena il bimbo saprà stare seduto da solo, si può ovviare con l’“ora del pancino”, mettendo cioè il piccolo su un materassino a pancia in giù per allenare i muscoli di testa, collo e braccia.
Si può rispondere che allora non c’erano le informazioni sulla SIDS che ci sono adesso e il fatto che non sia successo niente di per sé non è una prova di sicurezza. Oggi le evidenze scientifiche dimostrano in modo inequivocabile che non c’è posizione prona o sul fianco che riduca il rischio come invece accade coricando il piccolo a pancia in su!
Allattare è sicuramente un fattore protettivo che riduce il rischio di SIDS, tuttavia farlo nottetempo nel lettone oppure nelle pause di relax sul divano può essere assolutamente pericoloso. Anche la mamma più attenta – specie nei primi mesi quando le poppate sono numerose e richiedono una buona dose di energia – può cedere al sonno. E farlo con il piccolo attaccato al seno, si rischia di non accorgersi se il corpo o il cuscino gli premono contro e gli tolgono l’aria.
No. Questo accessorio, come tanti altri che vengono proposti come “soluzioni che aiutano i bimbi a dormire sicuri”, in realtà non hanno un’efficacia comprovata scientificamente. Inoltre, producono sui genitori l’effetto di “abbassare la guardia” e soprattutto di non mettere in pratica tutte le misure della nanna sicura che davvero proteggono i loro bambini dal rischio SIDS. Tra queste, non utilizzare alcun cuscino!
Le spieghi che è la cameretta che deve essere un nido accogliente, non il lettino! Le future nonne possono avere davvero di che sbizzarrirsi scegliendo pigiamini e sacchi nanna, invece di copertine e trapunte; possono essere coinvolte nella scelta della tappezzeria o degli arredi che renderanno l’ambiente davvero a misura di bebè.
I seggiolini per auto sono essenziali per la sicurezza quando si viaggia, ma i bambini non ci dovrebbero dormire a lungo perché la posizione riversa in avanti non è ottimale. Nei viaggi più lunghi è importante prevedere delle pause ogni due ore e durante il tragitto è bene sorvegliare il bambino o con uno specchio retrovisore o con un adulto seduto di fianco sul sedile posteriore.